Paolo Ferrari e Ermanno Olmi, l’Italia è un po’ più sola

Scompaiono due simboli del grande e piccolo schermo, e della Cultura.

Con la scomparsa di Paolo Ferrari e di Ermanno Olmi, se ne vanno due personaggi simbolo del nostro Paese. Un attore ed un regista che hanno fortemente caratterizzato il dopoguerra e la crescita culturale italiana a cavallo tra il secondo ed il terzo millennio.

I ricordi che ci legano a questi uomini sono e resteranno indissolubili. Perché, seppure con generi diversi, hanno interpretato il passaggio storico degli Italiani, dalla rinascita alle attuali crisi socio-politiche.

A modo loro, hanno portato alla luce del conscio i numerosi aspetti e le sfaccettature dell’italianità, come concetto esistenziale e storico. Seguendo quasi una trama descrittiva di pregi, difetti e caratteristiche peculiari che rendono il nostro popolo unico al mondo.

L’Italia non può quindi che piangere su queste perdite, nella speranza che la cultura del ricordo contribuisca a rendere eterne le loro performance artistiche.

Ma un ultimo messaggio Ermanno Olmi l’ha voluto lasciare. Colpito da grave malattia che lo ha portato alla morte, ha dichiarato: “Serve anche la sofferenza”.

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